Nel 2021 riceverà di diritto il marchio BIO, filosofia che nella pratica è già seguita da molti anni.
Alc. 12
La nostra sfida… Con le uve bianche presenti nei nostri vigneti nasce, alcuni anni fa, il progetto di un vino bianco importante.
Abbiamo soprattutto modificato una porzione di vigneto. La volontà di ridurre le rese per ettaro presuppose un cambio nel sistema di allevamento: dal metodo tradizionale siamo passati al guyot: un solo tralcio con sole otto gemme. La drastica scelta ha portato un innalzamento della qualità delle uve e anche un abbassamento dei problemi fitosanitari.
La pianta riesce ad equilibrarsi in maniera migliore ma soprattutto (salvo casi eccezionali) non richiede interventi invasivi nel corso della stazione.
Ne guadagna successivamente anche il vino: più struttura, espressione varietale e anche longevità. Verdiso, Prosecco, Perera e Bianchetta raccolte e vinificate separatamente. La sosta prolungata sui lieviti (non c’è fretta…) apporta ricchezza aromatica e struttura ai vini. Successivamente avviene l’assemblaggio ma non sempre in parti uguali (l’annata fa la differenza). Un ulteriore sosta prima in vasca e dopo in bottiglia per dar modo al tutto di amalgamarsi.
Prosecco per la finezza ed eleganza.
Verdiso per la frescehezza.
Bianchetta per la struttura.
Perera per un’ulteriore ricchezza aromatica.